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Instagram per il turismo: 8 consigli per raggiungere il tuo target e aumentare la visibilità

Instagram per il turismo: 8 consigli per raggiungere il tuo target e aumentare la visibilità

Un account Instagram, per crescere e ottenere un pubblico ampio e interessato, ha bisogno di contenuti di qualità e di costanza nella pubblicazione: comprare followers è inutile

Tra tutti i social network Instagram è forse quello che meglio si adatta al settore viaggi e turismo, grazie proprio alla potenza della comunicazione visiva.

È un social in continua crescita (gli ultimi dati del 2024 confermano che Instagram é la quarta piattaforma più usata al mondo, la seconda più scaricata nel 2023, con 2 miliardi di utenti attivi mensili) e ha un bacino di utenza tale da poter garantire una visibilità eccellente alla tua struttura e ai servizi che offri.

Se gestisci un hotel o un B&B, ma anche un agriturismo o un ristorante, seguimi: vedremo insieme qualche suggerimento per utilizzarlo al meglio e ottenere la visibilità che permette alla tua struttura di farsi notare online.

Vedremo le buone pratiche che ti permettono di aumentare i followers, quali hashtag utilizzare e il motivo per cui ti sconsiglio di comprare followers.

Nell’articolo Come cambia Instagram per le aziende: puntare sui contenuti visivi e testuali si rivela la scelta vincente spiego invece come, nel tempo, Instagram si sia modificato, diventando sempre più un micro-blog.

Questo evidenzia l’importanza dei contenuti non solo visivi, ma anche ti tipo utile e informativo.

Foto, didascalia e hashtag: sono solo tre gli elementi del buon post su Instagram, con una percentuale di importanza di 80% per l’immagine e 20% del testo più gli hashtag.

La foto, ovviamente deve essere perfetta: luminosa, di qualità, emozionante.

Vediamo oggi qualche consiglio per iniziare a utilizzare Instagram come un professionista.

1. Inizia con una Bio significativa

Se hai già creato un profilo per la tua struttura, che deve essere Business, hai già inserito la Bio, quella didascalia che appare sopra la gallery fotografica.

È il tuo biglietto da visita su Instagram: deve essere semplice ma significativa. Inizia da qui a distinguerti.

Anche se sono solo poche righe (150 caratteri al massimo) non è così semplice come si potrebbe pensare e non va sottovalutata perché è la prima impressione che si lascia a un potenziale follower.

Scrivila così:

  1. Pensa al tuo destinatario e scrivi un testo per lui inserendo una frase di suo interesse. Se gestisci un B&B nel centro di Verona, ad esempio, puoi scrivere: “Il tuo B&B nel centro di Verona e tanti consigli per le tue escursioni”
  2. Inserisci numero di telefono, sito web e geo-localizzazione.
  3. Inserisci una call to action che invii all’iscrizione alla newsletter o che inviti a scriverti.
  4. Inserisci anche l’hashtag aziendale.
  5. Sfrutta le emoticons, ma senza esagerare.
  6. Evita l’autocelebrazione e il gergo aziendale.

Uno schema per scrivere una buona bio potrebbe essere questo:
– la prima riga per dire chi sei,
– la seconda cosa hai da offrire,
– la terza per convincere il lettore a seguirti,
– la quarta per invitare all’azione.

Vediamo ora qualche altro consiglio di content marketing per promuoverti al meglio.

2. Condividi immagini reali e contenuti utili

Scegli uno stile idoneo con l’immagine che vuoi trasmettere, condividi immagini di qualità e reali: questo rende gli utenti più propensi a interagire.

Le immagini reali sono quelle che rappresentano la tua attività, il tuo hotel, le persone che lo vivono.

È importante che tu riesca a trasmettere i tuoi valori e la qualità dei tuoi servizi. Fai attenzione a non creare aspettative non realistiche.

3. Crea frequenti stories e reels

Non porre limiti limiti al desiderio di raccontare la tua attività: pubblica immagini e brevi video di eventi che crei nella tua tua struttura o a cui partecipi nel territorio e condividili nelle stories, ti aiuterà a crescere più velocemente.

Puoi anche coinvolgere il tuo pubblico con qualche domanda, meglio se con risposte chiuse per evitare sorprese spiacevoli.

Un esempio? “Cosa preferite trovare quando rientrate al B&B nel pomeriggio? Uno stuzzichino salato o una torta fatta in casa?”

Inoltre, grazie alle localizzazioni, permetti ai tuoi followers di ripercorrere i tuoi passi e vivere le tue stesse emozioni. E magari far sorgere in loro il desiderio di trascorrere un vero soggiorno nella tua struttura.

Secondo una recente ricerca di Socialinsider (società specializzata nel monitoraggio dei Social media), il Reel é il formato che ha il tasso di copertura maggiore su Instagram, rispetto a immagini e caroselli.

Alta visibilità, dunque.

Mentre se vogliamo stimolare interazioni di valore, in particolare commenti o approfondimenti, il formato migliore rimane quello dei caroselli.

Ovviamente non c’è formato che faccia miracoli, i contenuti devono intrattenere, emozionare, informare e coinvolgere.

4. Informa sul territorio e illustra i tuoi servizi

Condividi immagini del tuo territorrio, ricorda che immagini romantiche e con il tramonto sono sempre molto apprezzate proprio perché sono emozionali e permettono di sognare.

Dai informazioni su ciò che lo contraddistingue e condividi contenuti utili, come le attrazioni della zona in cui ti trovi o le attività sportive praticabili, in un’ottica di marketing del territorio.

La tua struttura offre un servizio di ristorazione?

Nulla di meglio che condividere immagini di pietanze presentate in modo personale.

5. Umanizza il tuo brand

Condividi con i tuoi followers il lato umano del tuo hotel, mostrando le persone che lavorano con te. È questo l’aspetto “vivo” del tuo lavoro.
E ti aiuta a distinguerti.

Come aumentare i followers su Instagram: 5 semplici consigli

Come aumentare i followers su Instagram: 5 semplici consigli e qualche suggerimento. Per aumentare la visibilità e crescere velocemente è necessario inserire periodicamente delle Instagram Ads, gli annunci sponsorizzati su Instagram

 

6. Trasforma i tuoi clienti in autori (User Generated Content)

Condividi i post delle persone che hanno soggiornato nel tuo hotel e hanno usato l’hashtag della tua struttura, è un modo di creare affiliazione tramite i social.

Inoltre, gli utenti reputano molto affidabili le testimonianze di esperienze vissute da altri: in questo il repost gioca doppiamente a tuo vantaggio.

Inoltre, inserendo il geotag (o geolocalizzazione), favorisci sia le persone che hanno utilizzato la posizione del tuo hotel per localizzare il loro post (buona pratica è la ripubblicazione nelle stories) sia l’utente che si trova nelle vicinanze e cerca un ristorante o un hotel

Il fatto che l’utente sia convinto che gli User Generated Content siano “più reali” della comunicazione tradizionale è per te un enorme vantaggio perché aumentano la predisposizione all’acquisto del prodotto o del servizio descritto o raccontato nel post.

Ricorda dunque che:

Gli UGC convincono, si ricordano con facilità, ispirano fiducia, generano valore per l’azienda e per i consumatori.

7. Sii costante con le pubblicazioni

Frequenza e costanza di pubblicazione sono due aspetti importanti per Instagram.

Se vuoi aumentare la tua visibilità e i tuoi followers devi presidiarlo giornalmente con almeno una foto e una o più stories.

Anche nei periodi di chiusura mantieni vivo il rapporto con i tuoi followers informandoli, ad esempio, di #workinprogress.

La cosa migliore è però organizzarsi per tempo e seguire un piano editoriale di pubblicazione, così da non trovarsi mai senza contenuti.

8. Inserisci gli hashtag giusti per la tua struttura

Per intercettare la community dei viaggiatori è necessario l’utilizzo degli hashtag, che sono come degli aggregatori testuali che ti permetteranno di interagire con determinati utenti.

Su Instagram gli hashtag hanno una funzione centrale, infatti questi elementi sono fondamentali per aumentare la visibilità dei propri post.

L’hashtag è una sorta di tag cliccabile, costituito da una determinata parola chiave preceduta dal carattere cancelletto. 

Gli hashtag sono un ottimo strumento per filtrare gli argomenti che vengono postati su Instagram, e di conseguenza possono essere utilizzati per aumentare il livello di coinvolgimento degli utenti.

Un post con hashtag efficace, inoltre, ha molte più probabilità di andare incontro ad una visibilità ampia, oltre che mirata.

Individuare il giusto tag con cui accompagnare un post è importante: ti permetterà di aumentare i followers su Instagram e alzare il livello di partecipazione da parte degli utenti.

Inizia creando un l’hashtag principale del tuo Hotel e usalo per tutti i tuoi post.

Per trovare gli hashtag giusti per il tuo settore e quelli usati dei tuoi potenziali clienti usa i tool come Ritetag o Hashtagify, che permettono di individuare delle preziose parole chiave correlate da aggiungere al tag principale.

Instagram stesso ti suggerisce i tag più utilizzati quando inserisci la parola chiave preceduta da #.

Ricorda che usare hashtag popolari e che vengono maggiormente usati in quel momento aumenterà la copertura e la visibilità dei tuoi post

Tra più popolari in assoluto, per intenderci si trovano #beach, #bestoftheday, #food, #friends, #fun, #instagram, #love, #nature, #travel #instafoto #summer e via dicendo. Questi hashtag hanno dei numeri altissimi di condivisione e il loro vantaggio principale consiste nell’alta visibilità che riescono a dare fin da subito al post.

Ma c’è un problema. Il loro ampio utilizzo (dopo il tuo post molti altri utenti faranno lo stesso) fa scomparire in poco tempo ciò che hai pubblicato.

Un approccio più mirato è quello di utilizzare degli hashtag specifici, che riguardano cioè una specifica attività, un certo prodotto o la zona/regione in cui ti trovi.

Ovviamente la visibilità sarà minore, ma i post avranno più probabilità di essere visualizzati dal tuo reale pubblico target, ovvero dagli utenti che ti interessano di più, perché rimarranno più a lungo tra i post proposti da Instagram agli utenti.

La strategia migliore è quella di pubblicare qualche hashtag popolare (ma attinente) e qualche hashtag specifico e mirato, in modo da raggiungere entrambi gli obiettivi.

Perché non serve a nulla comprare followers su Instagram

Ora ti spiego le principali ragioni per cui ti sconsiglio di comprare followers su Instagram.

Avrai notato anche tu che sono in molti a comprare followers su Instagram per condividere così il loro contenuto con un pubblico più ampio.

Ma comprare followers non significa avere un reale seguito. È stato dimostrato che l’engagement è uguale a zero! Comprare followers significa solo sprecare i propri soldi.

Nei social network, a contare non è tanto il numero di followers o dei like, quanto piuttosto il coinvolgimento degli utenti. 

A che scopo acquistare 10.000 utenti su Instagram, se nessuno di loro interagirà mai con i tuoi contenuti?

Quanti di loro saranno realmente interessati alla tua proposta e ai tuoi servizi?

Instagram inoltre, come qualsiasi altro social network, funziona sulla base di algoritmi precisi. 

Ciò significa che questa piattaforma decide di far vedere i contenuti di una pagina solo se questi possono interessare l’utente, ossia propone i contenuti simili ai suoi like precedenti.

Se quest’ultimo non interagisce in alcun modo con i tuoi contenuti, Instagram non gli propone più nulla di tuo.

Se vuoi ampliare il tuo pubblico e ottenere in breve tempo nuovi followers realmente interessati a te la strategia migliore è quella di utilizzare la Instagram Ads e Facebook Ads.

Aumentando la visibilità in modo profilato e con un minimo di budget a disposizione, potrai ottenere followers reali e motivati a guardare ciò che pubblichi.

Vuoi aumentare i tuoi followers su Instagram?

Ricapitolando, per far crescere in modo efficace i seguaci del tuo account devi offrire contenuti di qualità, usare gli hashtag corretti e il geotag. Anche essere attivo all’interno delle community di settore serve a farti notare.

Inoltre: rispondi sempre ai commenti, ricambia i like, fai sentire che dietro il brand c’è comunque una persona.

Ricorda che i social vanno utilizzati con il fine ultimo di creare risorse di business per il proprio brand e una strategia di social media marketing deve darsi obiettivi misurabili e concreti.

Se hai bisogno di aiuto per impostare il tuo piano editoriale per i social della tua attività o vuoi qualche consiglio per meglio impostare la tua strategia su Instagram, non esitare a contattarmi. Vedremo insieme quali sono i migliori contenuti da condividere nei social.

Sull’importanza del piano editoriale e sui testi per social media puoi leggere:

Un altro social molto utile al settore turismo è Pinterest. Potresti leggere due articoli interessanti:

Sull’importanza di Google My Business per il mondo dei viaggi leggi:

 

Articolo scritto a giugno 2020, rivisto e aggiornato a marzo 2024

Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per un migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

Web writing per il turismo

Vuoi conoscere le tecniche del copywriting turistico?

Ho messo a punto un nuovo corso per gli operatori del turismo e per chi si occupa di comunicazione nel settore dell’ospitalità.

Imparerai a scegliere le parole più adatte nella comunicazione alberghiera, dalle e-mail di offerta alle newsletter alla gestione di recensioni e ai testi per social media.

Scrivimi, possiamo organizzare le lezioni anche via Skype.

Se vuoi saperne di più visita la pagina sul corso di copywriting per il turismo sul sito web.

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Giornata formativa dedicata alla scrittura per il web in ambito turistico

Giornata formativa dedicata alla scrittura per il web in ambito turistico

La scrittura per il web nel suo aspetto contenutistico e grafico, l’email marketing, il testo per i social e la risposta alle recensioni sono alcune delle tematiche da approfondire per ottenere maggiore visibilità e seguito online

Lo scorso 12 dicembre 2023 ho avuto il piacere di tenere un corso sulla scrittura per il web a Jesolo (Venezia) per conto dell’Ente Bilaterale per il turismo di Venezia. 

Quando sono stata contattata dalla responsabile della formazione ho pensato subito di creare un corso ad hoc: questo ha significato dover cercare di capire quali fossero i momenti lavorativi dei miei futuri allievi nei quali ci fosse bisogno di una scrittura per il web efficace (questo il nome del corso). 

Ho individuato tre momenti dove le regole di scrittura per il web potessero essere utili e applicabili:

  1. la gestione delle email,
  2. la creazione di contenuti per blog, siti e social,
  3. la risposta alle recensioni.

Non è la prima volta che tengo lezioni su quella che è la mia materia, ma questo corso mi ha assorbito ed entusiasmato fin dall’inizio per il desiderio di creare qualcosa che stimolasse i partecipanti e che, al contempo, fosse in grado di dare loro le conoscenze giuste per togliere al linguaggio turistico quella patina di burocratese tanto comune.

Mi riferisco a quel linguaggio comodo per gli addetti ai lavori, ma sempre uguale e per niente emozionale, il cosiddetto “alberghese”.

Il termine, coniato da Luisa Carrada – editor e insegnante di scrittura professionale – si riferisce al linguaggio burocratico del turismo, quel linguaggio sempre uguale tanto da esser ormai scontato.

Corso di scrittura per il web dedicato agli operatori del turismo – per conto dell’Ente Bilaterale per il turismo di Venezia – sede Confcommercio di Jesolo (Venezia)

Argomenti del corso di scrittura per il web

Il web ha cambiato il nostro modo di comunicare, di leggere e di scrivere i testi. Ci ha abituato a leggere in modo diverso rispetto a come abbiamo imparato a scuola, dall’inizio alla fine.

Ci lasciamo catturare dal titolo, leggiamo le prime righe, i sottotitoli e le parole in grassetto, dando loro la funzione di mappa del testo.

Dopo una parte introduttiva che riguarda il testo nel suo aspetto contenutistico e grafico abbiamo affrontato il concetto di Buyer Personas e dell’importanza della scelta del giusto tono di voce, primo aspetto da studiare in ogni strategia di web marketing.

Abbiamo visto che sono 3 gli aspetti da cui dipende la leggibilità di un testo:

  • la sintassi,
  • il lessico,
  • la forma.

Abbiamo analizzato la forma nel suo aspetto user-friendly collegato alla comprensione del testo da parte del lettore e nell’aspetto seo-friendly, rapportandola all’indicizzazione.

Abbiamo affrontato la struttura del testo per le e-mail, sottolineando l’importanza dell’ordine delle informazioni e alcuni aspetti critici delle newsletter quali il comune utilizzo del maschile sovraesteso e l’eccessivo invio di email promozionali a scapito di email con contenuti interessanti.

Con le 14 persone che hanno partecipato, addetti di reception di hotel/campeggi della zona, e che conoscono a fondo i turisti, le loro aspettative, i loro desideri e i loro problemi abbiamo ragionato sulla scelta delle parole più adatte nei contesti più diversi.

Abbiamo visto insieme casi studio e ci siamo dedicati a esercitazioni a tema.

Proprio perché il web ci ha abituato a leggere in modo diverso, nel marketing scegliere con cura le parole diventa fondamentale. Per questo motivo ho scelto di dedicare buona parte della giornata a cercare di far capire come l’alberghese non funzioni e come sostituirlo per creare testi interessanti, che si facciano leggere e ricordare.

Abbiamo visto insieme descrizioni scritte in alberghese e abbiamo trascritto i testi con parole più convincenti, descrivendo i dettagli, che stimolano l’immaginazione, usando la forma personale e la forma attiva, non così scontata quando parliamo di servizi.

Sulla scrittura per i social abbiamo visto che, per catturare l’attenzione, è necessario usare un copy di tipo emozionale e razionale insieme. 

L’utilizzo delle tecniche di copy persuasivo, valide per ogni social, ha riscosso interesse e curiosità tra i partecipanti. 

Anche la creazione del testo in risposta alle recensioni ha stimolato domande e confronto, senza però mai perder di vista che “si risponde più per tutti i lettori che per chi ha scritto la recensione”.

Ho concluso infine la giornata formativa lasciando ai corsisti alcuni consigli di lettura per approfondire gli argomenti trattati.

Se anche tu vuoi conoscere le regole di scrittura per il web applicate al settore turistico o vuoi “svecchiare” il tuo sito da un linguaggio burocratico che non ti convince più scrivimi!

Per saperne di più sul Corso di scrittura per il turismo visita la pagina corsi sul mio sito web.

Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

Il sito web della tua struttura non sta portando i risultati sperati?

Se il sito web della tua struttura non sta portando i risultati che speravi e vorresti ottenere maggiore visibilità e più conversioni la cosa migliore da fare è una revisione dei testi del tuo sito.

Il processo di revisione dei testi (editing) nell’ottica del marketing turistico prevede:

  • la scelta delle parole più adatte nella comunicazione alberghiera;
  • la correzione di eventuali errori di ortografia, grammatica, scelte lessicali non appropriate;
  • l’analisi e l’utilizzo delle keywords più usate nel mercato di riferimento;
  • l’applicazione delle tecniche di SEO copywriting allo scopo di ottenere testi ottimizzati alla ricerca e alla lettura che avviene sul web;
  • l’utilizzo di tecniche di scrittura di tipo persuasivo ed emozionale per aumentare le conversioni.

L’obiettivo è quello di migliorare quel linguaggio settoriale poco informativo e tutto uguale che ancora caratterizza molta comunicazione in ambito turistico.

Posso occuparmi anche di lettere di presentazione e fac-simile di preventivi: il tutto per migliorare l’approccio comunicativo al cliente.

Hai bisogno del mio aiuto?

Scrivimi, studierò il tipo di comunicazione e di linguaggio più adatto alla tua attività!

Inoltre, se pensi possa essere utile a te e al tuo team, ho messo a punto un nuovo corso per il web dedicato agli operatori per il turismo.
In 10 ore di lezione vedremo insieme:

  • le basi del copywriting turistico,
  • l’email marketing,
  • la gestione delle recensioni;
  • il social media marketing per iil turismo.

Per saperne di più visita la pagina del corso sul mio sito web.

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Web marketing turistico: come rispondere alle e-mail

Web marketing turistico: come rispondere alle e-mail

Empatia, cura nella scelta delle parole e no all’alberghese: è nel primo contatto che ti giochi le tue carte

Nella comunicazione alberghiera le e-mail sono ancora considerate una delle forme di marketing più efficaci, persino più della pubblicità sui siti web o sui social media. 

Purtroppo sono ancora molte le strutture ricettive che sottovalutano l’importanza della comunicazione via e-mail con i clienti, soprattutto nella fase iniziale del contatto.

Invece è proprio in questa fase che devi giocarti al meglio tutte tue le carte.

Non dimenticare mai che chi ti ha inviato una richiesta di informazioni molto probabilmente sta valutando anche altre strutture e potrebbe dirigere la sua attenzione altrove.

Ricorda che come rispondi è il tuo biglietto da visita.

Ecco perché rispondere in modo attento e professionale è decisivo per aggiudicarti la sua fiducia e per convincerlo a soggiornare da te.

In questo articolo vediamo prima quali sono gli errori più comuni che si commettono quando si risponde via e-mail ai clienti, e poi consigli ed esempi di linguaggio chiaro ed efficace che mette al primo posto la relazione e per questo motivo abbandona l’alberghese.

Le e-mail nella comunicazione alberghiera

Prima di tutto vediamo quali sono i tipi di email frequenti nella comunicazione alberghiera:

  • La email di richiesta info/offerta
  • La email di conferma
  • La email di buon viaggio
  • La email di bentornato
  • La email di risposta a lamentele

La e-mail di richiesta di informazioni

Il possibile ospite ha notato la struttura sul web e invia una richiesta di prenotazione

Nella risposta, come prima cosa ringrazia e utilizza il nome del cliente. Inserisci poi:

  • i dettagli relativi alla richiesta (data di arrivo e partenza, numero persone, tipologia di camera e trattamento)
  • Il link alla categoria di camera proposta (o un’immagine in anteprima)

Ricorda di far percepire il valore della struttura e i suoi punti di forza e di far attenzione al tono di voce, che deve essere in linea con il target.

Concludi salutando e inserendo il tuo nome, la qualifica e i recapiti.

La e-mail di conferma

L’e-mail di conferma arriva da qualcuno che sì, ha intenzione di prenotare, ma forse sta valutando altre strutture a cui ha inviato una richiesta di preventivo. 

È il tuo momento: scrivi una e-mail accogliente e convincente. Dì subito le cose importanti (per l’ospite, non per te).

Riepiloga prima i dettagli della prenotazione, poi le condizioni dell’hotel (politiche di cancellazione, orari check-in e check-out, etc.) e infine le modalità di pagamento.

Se ci sono benefici importanti da segnalare o servizi aggiuntivi da proporre, puoi dedicare un breve paragrafo, ma non dilungarti troppo.

Concludi salutando, meglio se in modo personale, con il tuo nome, qualifica e recapiti.

La conferma deve essere il più chiara possibile. Inserisci:

  • Periodo di soggiorno (specificando le date di arrivo e partenza con il giorno della settimana)
  • La tipologia del soggiorno
  • Il numero delle persone ed eventuale presenza di bambini
  • La tipologia di camera (con link o immagine)

Inserisci il link alle condizioni di cancellazione ed eventuale richiesta di carta di credito a garanzia.

Puoi presentare la tua struttura approfondendo le offerte dei servizi e le descrizioni della zona con eventuali informazioni e link di interesse ( se nel periodo ci sono ad esempio rassegne o feste locali).

E’ questo il momento di differenziarsi trasmettendo al potenziale cliente quel qualcosa in più. Fai così:

  • Utilizza parole vivide, ossia parole che “fanno vedere”, scrivi i dettagli e non scrivere in alberghese (ne parliamo tra un po’)
  • Usa il più possibile la forma attiva, ad esempio: “L’accesso e l’uso della spiaggia sono garantiti ai disabili” diventa “La spiaggia non ha barriere architettoniche”
  • Evita gli inglesismi inutili. Chiediti sempre se si può dire in modo più semplice e in italiano o nella lingua del cliente.
  • Evita i verbi paternalistici: consentire, mettere in grado, permettere sono verbi che mettono l’accento sull’azienda e non sul cliente. Ad esempio: “Abbiamo una nuova App. in grado di rispondere alle chiamate alla reception” diventa “Abbiamo una nuova App che risponde alle chiamate alla reception“.
  • Evita i verbi antiquati, come provvedere, procedere, trasmettere, ci ricordano il burocratese e appesantiscono. Ad esempio: “Provvedere al pagamento” diventa “Pagare“.

Sono esempi che ho tratto dal libro di Luisa Carrada, Lavoro, dunque scrivo!, autrice del sito web e Blog mestierediscrivere.com editor e docente di scrittura professionale.

Per vendere è necessario comunicare felicità: questo dovrebbe essere lo scopo di ogni descrizione nel settore turistico

 

La e-mail di buon viaggio

La e-mail di buon viaggio è una sorta di check pre-arrivo. Anche se non molto utilizzata ha invece una sua utilità e un duplice scopo: evitare l’overbooking e fare felici gli ospiti per la cura nei loro confronti.

In queste e-mail si esegue un controllo delle date di prenotazione, della camera, di eventuali particolarità richieste per organizzare al meglio il check-in.

La e-mail di bentornato

Anche questo tipo di email non è molto utilizzato. Se però un ospite, prima di lasciare la struttura vi ha fatto i complimenti potete, dopo qualche giorno, inviare una mail di bentornato a casa invitandolo a lasciare una recensione.

Questa e-mail deve coinvolgere dal punto di vista emotivo: inserisci un immagine che faccia rivivere la vacanza e usa un tono personale.

Anche se utilizzi un modello di e-mail pre-impostato, cerca di personalizzarla il più possibile.

La e-mail di lamentele

A quale struttura non è mai arrivata un’e-mail in cui l’ospite si è lamentato del costo o della qualità di alcuni servizi?

Ricorda che quando un ospite scrive per lamentarsi vuole ottenere soprattutto una cosa: la nostra attenzione.

Per questo è importante rispondere con tempestività (meglio se entro le 24 ore) ed essere attenti e precisi. 

Scusati sempre (anche se non è detto che sia colpa della struttura) e cerca di creare empatia promettendo miglioramenti.

Cerca di offrire comprensione e disponibilità al cliente e non imporre in nessun modo la tua visione delle cose.

Fai sempre attenzione all’impatto emotivo delle tue parole!

 

Errori comuni nella comunicazione alberghiera

Molte strutture alberghiere commettono, spesso senza rendersene conto, questi 5 errori nelle email di risposta ai clienti. 

Sono errori che però possono influire negativamente sul giudizio complessivo del cliente riducendo le possibilità di prenotazione.

1. Prendersi troppo tempo per rispondere

Quando inviamo una richiesta per avere informazioni da un hotel per un’eventuale prenotazione ci aspettiamo una risposta veloce, al massimo in giornata.

Sottovalutare questa aspettativa di un potenziale cliente equivale a correre il rischio di perderlo. 

L’ideale sarebbe rispondere entro un paio d’ore, anche perché è probabile che chi ci ha inviato la email stia aspettando anche altre risposte.

2. Sottovalutare la forma del testo

Prova a pensare come appare la tua email a chi la riceve.

Devi sapere che la forma del testo in una email è importante: facilita la lettura del contenuto e ne migliora la comprensione.

Dunque no alle email con muri di parole (muro di testo), illeggibili e per nulla accattivanti.

Dividi invece il testo in paragrafi e scrivi frasi brevi, utilizza il grassetto e il corsivo, se devi fare un elenco usa l’elenco puntato e numerato

(per esempio per elencare ii servizi inclusi, quelli a pagamento, o quali luoghi di interesse che si trovano nella zona).

No anche a troppi caratteri, dimensioni e colori di testo diversi: confondono e sono segno di poca professionalità. 

Preferisci un singolo carattere, un singolo stile e uno o due colori al massimo (per il carattere meglio usare in nero o grigio scuro).

Quanto alle immagini, non esagerare: non vengono lette da tutti gli strumenti di posta e appesantiscono il documento.

3. Sbagliare il tono di voce

Nel marketing e nella comunicazione sul web utilizzare il tono di voce corretto e adatto al proprio target è molto importante.

Nella comunicazione alberghiera è necessario rispondere utilizzando il “lei”, in modo cordiale ma trasparente e gentile, cercando di instaurare un dialogo il più possibile umano e non standardizzato.

Se il mittente si firma con un titolo (dott., ing., dott.ssa, ecc..) non dimenticare di riportarlo nella risposta.

4. Usare troppi inglesismi

Oggi il marketing, e in particolare il settore della moda e del turismo, è invaso dall’utilizzo degli inglesismi.

Ma sei sicuro che chi ti sta leggendo conosca il significato di ciò che scrivi? Nel dubbio scrivi in modo chiaro cosa è incluso nella tua offerta di late check out, ad esempio, o cosa significa up-grade di camera.

Sul tema puoi leggere: Parole straniere nei testi in italiano? Sì, ma con moderazione

5. Usare linguaggi burocratici (l’alberghese)

L’alberghese, termine coniato da Luisa Carrada, è il burocratese dell’ospitalità. È quello stile di scrittura pieno di luoghi comuni e frasi fatte sempre uguali, dove non traspare unicità.

Hotel a due passi dal mare, in posizione strategica, con camere dotate di tutti i moderni confort, con servizi esclusivi e ricco buffet…
E poi: vi sentirete come a casa vostra, l’ambiente è famigliare e la cucina tipica.

Sono affermazioni scontate, che trovi nelle descrizioni di tante strutture e che non dicono nulla sui servizi effettivi della struttura né sulla posizione.

Copy per il turismo: idee, esempi e consigli

L’alberghese, come tutti i linguaggi burocratici e settoriali, è comodo per gli addetti ai lavori.

Ma non funziona perché è troppo generico, non racconta, non differenzia, anche se rassicura.

Il potenziale cliente non sta cercando un avvocato per una causa, sta cercando una vacanza!
È alla ricerca di qualcosa che lo emozioni e ha bisogno di qualcosa in più di essere rassicurato.

Dobbiamo scrivere testi vividi, testi con tanti dettagli, testi che si facciano ricordare, e questo vale sia nella comunicazione tramite e-mail sia nella descrizione del nostro hotel sul sito web.

Considera che l’utente medio arriva su un sito web, dà una rapida occhiata e decide entro 8 secondi se approfondire la navigazione o abbandonare.

Questo è il tempo che abbiamo a disposizione per catturare l’attenzione dell’utente che arriva sul sito web dell’albergo.

parole

Le parole sono potenti: aprono o chiudono porte. Per questo motivo bisogna sceglierle con cura.

1. Abbandona l’alberghese

Invece di scrivere: ogni stanza è dotata di moderni confort

scrivi: Prepariamo il letto come vuoi tu: sul nostro sito puoi scegliere tra tre tipi di cuscini ergonomici per dormire in relax.

Oppure descrivi semplicemente l’arredamento della camera e il panorama dal balcone.

2. Scegli parole precise e concrete (vivide)

Invece di: Dal balcone di ogni stanza del nostro hotel si vede il mare

scrivi: Ogni balcone del nostro hotel si affaccia sul mare.

3. Cambia punto di vista

Scegli il punto di vista del cliente e usa la forma personale. Rivolgiti direttamente a lui. 

Invece di: Per informazioni sulle gite che organizziamo è possibile rivolgersi alla reception

scrivi: Desideri ulteriori informazioni sulle gite che organizziamo? Rivolgiti alla reception!

4. Usa un tono di voce umano

Usa lo stesso tono di voce che useresti se invitassi qualcuno a entrare in hotel. Useresti l’alberghese? Certo che no! 

Invece di scrivere: il nostro hotel si trova in una cornice incantevole

Scrivi: il borgo marinaro è lo stesso di cento anni fa: casette a un solo piano, intonaco bianco, oleandri e lavanda. Davanti il mare blu. Nel mezzo il nostro albergo.

5. Scrivi i dettagli e usali come punti di forza

Nelle descrizioni sono spesso i dettagli a catturare.

Invece di scrivere: servizi esclusivi (che poi, sono davvero esclusivi?) spiega in cosa consistono i servizi: la nostra terrazza è la più spaziosa dell’intero lungomare, un lusso da godersi su dondoli e comode chaise-long!

6. Non usare verbi pomposi

Non usare verbi come rappresentare, costituire, vantare, rammaricarsi: sono pomposi e antiquati. Scrivi in modo più semplice e diretto.

Invece di: Lo chef Gianni Pentola rappresenta il fiore all’occhiello della nostra struttura

Scrivi semplicemente: Lo chef Giovanni Pentola è il fiore all’occhiello

7. Evita l’autocelebrazione

Frasi come “la nostra struttura è la prima a…”, oppure “vantiamo uno chef di prim’ordine” è autocelebrazione e può risultare pensante e creare distacco.

Racconta i traguardi o i riconoscimenti sottolineandone i vantaggi per il cliente. Ad esempio: “il nostro chef creerà per gli ospiti piatti della tradizione con un tocco di modernità”.

Check List

Ricapitolando, quando controllerai la tua e-mail prima di spedirla, chiediti se:

  1. Hai adottato un tono di voce naturale
  2. Hai scelto parole precise e vivide
  3. Hai usato gli aggettivi per far vedere
  4. Hai puntato su dettagli interessanti

E soprattutto:

Cosa sto facendo vedere e provare a chi legge?

II segreto per una e-mail ben scritta sta tutto nel creare un dialogo il più possibile empatico, umano ed il meno possibile standardizzato, nel riuscire ad instaurare una conversazione trasparente, chiara e sincera.

Se vuoi approfondire puoi leggere questi libri:

  • Lavoro, dunque scrivo!, Luisa Carrada, Zanichelli Editore
  • Web marketing turistico, Michela Mazzotti, Hoepli Editore
  • Paroline e paroloni, Luisa Carrada, Zanichelli Editore

 

Sul web marketing turistico puoi leggere:

Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

Il sito web della tua struttura non sta portando i risultati sperati?

Se il sito web della tua struttura non sta portando i risultati che speravi e vorresti ottenere maggiore visibilità e più conversioni la cosa migliore da fare è una revisione dei testi del tuo sito.

Il processo di revisione dei testi (editing) nell’ottica del marketing turistico prevede:

  • la scelta delle parole più adatte nella comunicazione alberghiera;
  • la correzione di eventuali errori di ortografia, grammatica, scelte lessicali non appropriate;
  • l’analisi e l’utilizzo delle keywords più usate nel mercato di riferimento;
  • l’applicazione delle tecniche di SEO copywriting allo scopo di ottenere testi ottimizzati alla ricerca e alla lettura che avviene sul web;
  • l’utilizzo di tecniche di scrittura di tipo persuasivo ed emozionale per aumentare le conversioni.

L’obiettivo è quello di migliorare quel linguaggio settoriale poco informativo e tutto uguale che ancora caratterizza molta comunicazione in ambito turistico.

Posso occuparmi anche di lettere di presentazione e fac-simile di preventivi: il tutto per migliorare l’approccio comunicativo al cliente.

Hai bisogno del mio aiuto?

Scrivimi, studierò il tipo di comunicazione e di linguaggio più adatto alla tua attività!

Inoltre, se pensi possa essere utile a te e al tuo team, ho messo a punto un nuovo corso per il web dedicato agli operatori per il turismo.
In 10 ore di lezione vedremo insieme:

  • le basi del copywriting turistico,
  • l’email marketing,
  • la gestione delle recensioni;
  • il social media marketing per iil turismo.

Per saperne di più visita la pagina del corso sul mio sito web.

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Brand Reputation: 10 consigli per migliorare la tua reputazione online e fidelizzare i tuoi clienti

Brand Reputation: 10 consigli per migliorare la tua reputazione online e fidelizzare i tuoi clienti

Costruire una buona reputazione è un investimento a lungo termine dove intervengono più fattori: dalle aspettative create alla fiducia sul brand al rapporto che si crea con le persone

La Brand Reputation (o web reputation) rappresenta ciò che si dice del tuo brand sulla rete.

Avere una buona reputazione su internet ti permette di distinguerti nel “rumore della Rete”dunque aumentare le opportunità di orientare una scelta in modo che la tua attività ne tragga vantaggio.

Per conoscere come si forma, cosa influisce sulla tua reputazione e quanto sia importante monitorarla leggi il mio articolo: Brand Reputation: come monitorare la propria reputazione nell’era delle rencensioni online.

Oggi voglio andare oltre e darti alcuni consigli utili per costruire al meglio la tua Brand reputation: tecniche e strategie che ti permettono di migliorare la reputazione del brand sia online che offline.

Autorevolezza e Brand Reputation

La parola autorevolezza ha come sinonimi, sul vocabolario, le parole credibilità e prestigio.

L’autorevolezza è una conquista, è la base della reputazione: ma come si raggiunge la credibilità rispetto al proprio lavoro?

È necessario prima di tutto dimostrare le proprie capacità creando contenuti utili e originali.

Pubblica contenuti educativi e mostra al pubblico i vantaggi della tua attività.

Come migliorare la Brand Reputation

Lavorare sulla tua immagine aziendale è un vero e proprio investimento a lungo termine.

Una buona reputazione online ti consente di ottenere degli enormi vantaggi nei confronti dei tuoi competitors ma anche di affrontare eventuali momenti di difficoltà.

Una reputazione positiva permette di rafforzare la fiducia dei consumatori nei tuoi confronti e fiidelizzare i tuoi ospiti.

Quando le persone associano il tuo brand a un bel ricordo o a dei valori positivi si sentono normalmente attratte verso la tua direzione.

Ecco dunque alcuni consigli che dovresti iniziare a seguire per migliorare la tua Brand Reputation.

I tanti aspetti della reputazione

I tanti aspetti della Brand reputation

1. Pubblica contenuti sul blog e sui social media

Per rafforzare la tua brand reputation è necessario produrre con costanza contenuti di qualità sul blog del tuo sito web: articoli utili all’utente e originali, che interessino il tuo target di riferimento.

Lo stesso vale per i social che hai deciso di presidiare. Scegli tu il “luogo” migliore per diffondere i tuoi contenuti. Lo scopo è quello di trasmettere valore ai tuoi utenti, affinché questi ti possano vederti come un riferimento.

Con l’uso delle parole chiave, lo studio della SEO e la tecnica di Inbound Marketing ti presenterai a Google nel migliore dei modi e intercetterai gli utenti interessati alla tua attività.

Cerca poi di sfruttare in modo efficace quante più risorse possibili (mi riferisco ai diversi social media) così da incrementare la tua visibilità e aprirti a fasce di mercato di età diverse.

2. Invita gli utenti a lasciare delle recensioni online sul tuo servizio o sul tuo prodotto

Incentiva i consumatori o i tuoi ospiti a lasciare una recensione sui portali di acquisto o prenotazione, a partecipare a votazioni su pagine social, blog o forum. Le recensioni positive faranno aumentare il valore della tua Brand reputation.

Non preoccuparti troppo per eventuali recensioni negative: rispondi con educazione e metti in atto dei cambiamenti per migliorare i tuoi prodotti o servizi.

Potresti leggere: Il Marketing della Gratitudine: fiducia, empatia e servizio per consolidare le relazioni

3. Non sottovalutare la tua comunicazione

Nelle Newsletter, nella pubblicità, nell’Advertising sui Social media invia un segnale coerente con quello che esprime il tuo brand, dal punto di vista grafico ma soprattutto di contenuti.

4. Monitora la tua Brand Reputation in rete e risolvi i problemi

Come abbiamo visto, il primo passaggio per migliorare la Brand reputation è monitorarla in rete, ovvero analizzare cosa pensa il pubblico della tua azienda. 

Puoi farlo grazie a delle piattaforme disponibili in rete create appositamente per il brand management.

Questo vuol dire che, molto probabilmente, verrai a conoscenza di alcune cose spiacevoli o negative e alle quali tu forse non avevi mai fatto caso, o che tu avevi in qualche modo sottovalutato.

A questo scopo prova a metterti nei panni del tuo ospite (nel caso di una struttura ricettiva) e per un giorno vivi il tuo B&B da esterno pensando cosa vorresti ti fosse messo a disposizione.

Gli utenti si lamentano dalla disorganizzazione del tuo e-commerce? Fai ordine nelle schede dei prodotti.

I tuoi ospiti vorrebbero trovare in camera di qualcosa che non c’è? Provvedi subito.

Insomma, risolvi tutti i problemi segnalati dalla rete.

5. Interagisci con il tuo pubblico

È fondamentale interagire direttamente con le persone e, grazie ai social media, oggi puoi parlare direttamente con il tuo pubblico.

Un’azienda attenta alla propria brand reputation dovrebbe farlo spesso per dimostrare che dietro un brand esistono persone con le quali poter confrontarsi o chiedere informazioni.

Grazie ai social puoi condividere inoltre le immagini dei tuoi ospiti nella tua struttura: è una forma indiretta di pubblicità molto efficace e che li gratifica.

In questo modo, inoltre, l’ospite soddisfatto diventerà probabilmente uno dei tuoi migliori ambasciatori.

6. Crea fiducia

Dal momento che la reputazione si basa sul feedback dei clienti (o ospiti), per costruire una buona e solida reputazione il primo passo consiste nel creare un rapporto di fiducia, presentando in maniera veritiera il prodotto o il servizio che offri.

Non sottovalutare l’effetto delle aspettative: un cliente le cui aspettative sono maggiori del valore effettivo del tuo servizio invierà un feedback negativo, con le conseguenze che ben conosci.

7. Controlla la Brand Reputation della concorrenza

Anche se il tuo brand è apprezzato e sai che i tuoi clienti sono soddisfatti, devi sempre controllare la brand reputation dei tuoi principali competitor: se il tuo competitor ha una brand reputation migliore della tua questo potrebbe diventare in un problema per la crescita della tua attività.

Analizzando la brand reputation dei tuoi concorrenti puoi capire inoltre quali sono i loro punti di forza e scoprire perché alcuni utenti preferiscono loro a te.

Di conseguenza dovresti attivare anche tu qualche punto di forza o almeno cercare di eliminare il gap con il tuo competitor migliorandoti in ciò che ti manca.

8. Valorizza il tuo punto di forza

Alla base di una buona reputazione deve esserci un prodotto/servizio che ti consenta di differenziarti dai tuoi competitor.

Questo punto di forza rappresenta un vantaggio competitivo che ti permetterà di puntare al tuo target di riferimento.

Prodotti o servizi in qualche modo unici saranno maggiormente apprezzati e ti consentiranno di costruire la tua reputazione partendo dai tuoi tratti distintivi.

9. Collabora con degli esperti di settore

Gli esperti di settore (che personalmente preferisco agli influencer, ossia coloro che lavorano sul migliorare la propria immagine online così da poter poi influenzare positivamente quella di altri brand influenzando a loro volta gli utenti che li seguono) sono un ottimo strumento di web marketing.

Contatta quelli più importanti del tuo settore e chiedi un’intervista o un guest post. Queste pubblicazioni ti permetteranno di aumentare la visibilità, di aumentare in autorevolezza e di scalare la serp di Google.

Nel settore dell’enoturismo puoi rivolgerti anche agli wine blogger, mentre nel settore turistico a qualche noto travel blogger.

10. Allarga la tua rete di contatti

Condividi i tuoi contenuti nelle pagine social di altre autorevoli piattaforme del settore, come le associazioni di categoria, i consorzi e le associazioni di industriali.

Ora sai come migliorare la tua brand reputation. 

Ricorda che prima di acquistare i tuoi prodotti e i tuoi servizi, le persone comprano le opinioni e le idee che gli altri utenti hanno del tuo brand.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni contattami pure, sarò felice di aiutarti a costruire la tua Brand reputation.

 

Articolo scritto a febbraio 2021 e aggiornato nel mese di luglio 2023

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L’efficacia dello Storytelling per la tua attività turistica

L’efficacia dello Storytelling per la tua attività turistica

Lo Storytelling permette al turista di immedesimarsi e di creare continuità tra il prima e il dopo vacanza: in questo risiede la sua efficacia

Lo storytelling può fare molto per il destination marketing e per il turismo in genere.

Questo perché il concetto di viaggio oggi è cambiato: siamo passati da un turismo classico, dove la vacanza è vissuta come un’evasione, a un turismo esperenziale, un turismo caratterizzato da esperienze immersive e che arricchiscono.

Il turista ha bisogno di sentirsi coinvolto e stupito. Ha bisogno di qualcosa che meriti di essere raccontato.

Creare, con lo storytelling, una narrazione di esperienze coinvolgenti e immersive può spingere l’utente a scegliere una destinazione proprio in funzione delle emozioni che prova.

Turismo esperenziale e Marketing del territorio

Il turista non pensa più solo a cosa fare durante le sue vacanze, pensa anche a come sentirsi in vacanza.

Secondo molti turisti solo le esperienze a forte impatto emotivo riescono a rendere un viaggio memorabile.

Un recente studio di Trip Adivisor evidenzia che:

  • Circa il 75% degli utenti ritiene fondamentale conoscere qualcosa di nuovo durante il viaggio;
  • Per il 67% degli intervistati è importante imparare cose nuove mentre si viaggia.

Il viaggio, insomma, viene visto come qualcosa che meriti di essere raccontato, anche sui social media. E non a caso, da qualche anno ormai, enti di promozione del territorio e strutture dell’accoglienza includono nella loro offerta esperienze extra pensate proprio per arricchire il viaggio con nuove scoperte e attrarre così l’ospite.

Anche nei siti delle OTA (Online Travel Agency) è possibile filtrare le località in base alle esperienze, a “come ti vuoi sentire” (sportivo, rilassato, festaiolo, eccetera) o a “cosa vuoi fare”.

Storytelling e Marketing del turismo

Quali benefici può portare lo storytelling al turismo?

Lo storytelling è un modo innovativo di fare marketing. Dico innovativo perché presuppone un salto di mentalità da parte della struttura ricettiva, che deve focalizzarsi sull’esperienza dell’utente.

Per fare questo è necessario che la strategia di marketing comprenda un piano di comunicazione che permetta di sfruttare al meglio la tecnica dello storytelling.

Un piano strategico di storytelling ben fatto può aiutare l’attività a sintonizzarsi con la clientela target, acquisendo nel tempo la loro fiducia.

Nel caso del turismo esperenziale lo storytelling può avere un ruolo fondamentale per valorizzare la storia di un luogo e suggerire possibili cose da scoprire, stimolando così la curiosità e la fantasia del viaggiatore.

Nel marketing turistico la narrazione può essere il mezzo principale per stimolare l’immaginazione dell’utente e ampliare le emozioni del viaggio tra un prima e un dopo la scelta della meta.

Fasi di coinvolgimento del viaggiatore

Le fasi di coinvolgimento del viaggiatore sono 3 e con lo storytelling puoi agire su ognuna di esse:

  1. La ricerca dell’esperienza;
  2. La scelta, con l’acquisto;
  3. Il ricordo dell’emozione provata.

Con la narrazione possiamo valorizzare ognuna di queste fasi:

  • nella fase della ricerca lo scopo dello storytelling è dire all’utente: “Potresti essere tu”;
  • nella fase di scelta e di acquisto più aspetti siamo in grado di inserire nella nostra narrazione, veicolando valori emotivi, più possibilità abbiamo di sintonizzarci con i gusti del nostro target;
  • nella fase del ricordo lo storytelling mira alla continuità. Raccontare l’esperienza di un viaggio aiuta a prolungare la relazione tra chi ospita e chi viene ospitato e può tradursi in un secondo viaggio.

Nella narrazione, ricordati di comunicare positività:

“Comunica felicità: è lì che le persone amano tornare.”

È una frase che mi ripeto anch’io come un mantra, quando scrivo i testi per i miei clienti. Mai come in questo momento storico c’è bisogno di trasmettere valori positivi e felicità: è questo ciò di cui le persone hanno bisogno.

Turismo e Storyteling

Ricorda, nella narrazione, di comunicare positività e felicità

Come fare Storytelling nel turismo

Una struttura ricettiva, per fare storytelling deve focalizzarsi sulla sua unicità, quella che in gergo viene detta unique selling proposition.

La tua struttura è in una posizione geografica che offre una vista spettacolare? La zona si caratterizza per una particolare produzione, ad esempio, di vino?

Offri un nuovo e particolare servizio?

Parti da qui: questo è ciò che contraddistingue la tua destinazione e ti rende unico.

Creare un racconto incentrato sulla tua proposta esclusiva contribuirà a fare la differenza nel target.

Quali sono le storie che interessano i turisti?

Lo storytelling deve essere costruito sui gusti del proprio target di riferimento ed è necessario conoscere quali sono le storie che i turisti amano sentirsi raccontare.

Quali storie amano i turisti di oggi?

  1. Storie del luogo;
  2. storie di chi abita sul posto;
  3. le storie di attualità legate al mondo della cultura;
  4. le storie legate ad eventi legati alle tradizioni locali.

Oppure potresti affidarti a dei blogger, ottimo strumento per migliorare la brand awareness (l’identità e riconoscibilità della tua struttura).

Lo Storytelling a servizio dell’enogastronomia

La tecnica dello storytelling è interessante anche per il settore enogastronomico, dove l’elemento vino potrebbe essere narrato proprio con il legame al territorio.

Diventerebbe allora un racconto di cultura che può coinvolgere quel gran numero di persone in continua crescita che, in una vacanza, cercano anche l’esperienza sensoriale e di arricchimento.

Dove fare Storytelling: quali canali usare?

Per una struttura ricettiva è fondamentale oggi avere un sito internet di tua proprietà.

Questo perché oggi non basta più essere sulle piattaforme di prenotazione. Chi vuole andare in vacanza usa i portali (vedi Booking) come filtro ma poi cerca il sito web della struttura scelta per controllare i prezzi o per spuntare qualche offerta interessante.

Sul tuo sito web, lo strumento principe per fare narrazione è il blog: qui puoi raccontare, giorno dopo giorno, tutto quello che offre il tuo territorio, puoi far parlare un blogger del luogo, intervistare chi abita nel posto o promuovere eventi o fiere.

Inserendo costantemente nel blog articoli mirati e curati dal punto di vista della SEO riuscirai a intercettare il tuo target e a farti trovare dai motori di ricerca nel momenti in cui gli utenti pianificano le loro vacanze.

Per approfondire leggi: Utilità dell’Inbound Marketing per Agriturismi, B&B e strutture che si occupano di ospitalità

Poi ci sono i social media, dove puoi condividere il tuo racconto e pubblicare foto accattivanti e coinvolgenti.

Instagram, ad esempio, è un ottimo strumento di destination marketing, a patto che sia seguito con costanza.

A questo proposito potresti leggere: Instagram per il turismo: 5 consigli per raggiungere il tuo target e aumentare la visibilità

In una buona strategia di marketing del turismo il tuo sito web con blog e i social media sono strumenti che viaggiano paralleli e con unico obiettivo: raccontare, coinvolgere, fidelizzare.

Non pensare però di poter sostituire il sito con i social media: il sito è di tua proprietà e ti rappresenta verso il tuo target, i social media hanno la funzione di supporto ad esso e di condivisione di contenuti.

Ti aiutano a mantenere i contatti e a fidelizzare i tuoi clienti, ma ricorda che non sono di tua proprietà, nemmeno quella che tu chiami “la mia pagina”.

Social media marketing e Visual Storytelling

Instagram ha fatto del Visual storytelling la sua colonna portante.

Il social è infatti il più amato dai brand proprio perché offre loro molte possibilità di comunicare, sia per quanto riguarda le immagini sia per il microblogging legato alle didascalie, che non va sottovalutato.

Poi, grazie alle Instagram Stories puoi creare raccolte di immagini visibili 24 ore e conservarle come album.

Se trovi il modo di essere originale e offri contenuti di qualità vedrai che lo Storytelling su Instagram funziona!

Anche su Facebook e Pinterest, grazie a contenuti di qualità, puoi creare un buon engagement.

In merito potresti leggere:

Lo storytelling turistico, come vedi, rappresenta un’ottima opportunità per il marketing turistico.

Ma per essere sfruttata appieno è necessario creare contenuti che rispondono ai bisogni dei turisti e al loro desiderio di vivere un’esperienza indimenticabile.

Se hai bisogno di un piano editoriale per avviare una strategia di storytelling per la tua destinazione turistica scrivimi, sarò felice di aiutarti.

Se ti occupi di turismo, segui il blog sul Marketing del turismo, potrai trovare tanti consigli utili per promuovere la tua attività.

Articolo scritto a gennaio 2020, rivisto e aggiornato a marzo 2023

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Imparerai come gestire un blog, come creare un calendario editoriale e come costruire un post.

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Web writing per il turismo

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Imparerai a scegliere le parole più adatte nella comunicazione alberghiera, dalle e-mail di offerta alle newsletter alla gestione di recensioni e ai testi per social media.

Scrivimi, possiamo organizzare le lezioni anche via Skype.

Se vuoi saperne di più visita la pagina sul corso di copywriting per il turismo sul sito web.

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Brand Reputation: come monitorare la propria reputazione sul web nell’era delle rencensioni online

Brand Reputation: come monitorare la propria reputazione sul web nell’era delle rencensioni online

Tenere sotto controllo la reputazione online è il primo passo per far parlare bene di sé

Parlare di reputazione vuol dire oggi tener conto del potere delle conversazioni sul web e della velocità con cui si diffondono le notizie in rete. 

L’85% dei consumatori si fida delle recensioni online proprio come se si trattasse di un consiglio di un amico, tanto per i prodotti quanto per la prenotazione di soggiorni.

Da questa premessa puoi intuire quanto tenere sotto controllo la Brand reputation online sia un fattore da non sottovalutare.

Grazie all’uso di strumenti come Google Alert, o di altri che ti consiglierò, che consentono di rintracciare le conversazioni e le menzioni del tuo brand in rete, puoi avere la situazione sotto controllo.

Una certa rilevanza sulla reputazione, per quanto riguarda il settore turistico, hanno le piattaforme come Booking o Trip Advisor, dove le recensioni hanno un forte impatto sulla scelta dei viaggiatori.

La stessa cosa vale per Amazon nella scelta dei prodotti da acquistare.

Oggi vorrei attirare la tua attenzione su cosa sia e come si costruisce una Brand reputation e su quali tool utilizzare per sapere come parla di te la Rete.

Ricorda però che il primo e più importante aspetto da non sottovalutare è il rapporto con il cliente, sia per quanto riguarda le promesse fatte sia nell’immagine che trasmetti tramite la tua comunicazione.

Brand Reputation: un concetto complesso

La Brand reputation è il risultato dell’insieme di percezioni, valutazioni e aspettative che i diversi consumatori hanno nei confronti di un’azienda o di un brand. 

Ma è anche il grado di fiducia e di stima che i consumatori hanno nei confronti di quell’azienda o attività.

È il frutto di fattori come la storia, la comunicazione e i comportamenti assunti da quel brand (anche in Rete) nel corso del tempo.

Al centro rimane il concetto di rapporto umano, che si trasforma in un giudizio di valore da parte del pubblico nei confronti di un’attività.

Il rapporto umano, soprattutto per le piccole imprese, è sicuramente l’aspetto su cui investire tanto sia per promuoversi sia per non deludere le aspettative degli utenti.

La reputazione aziendale o personale rientrano nell’area di web marketing reputazionale, che si occupa di attivare e gestire i tool di monitoraggio per la valutazione delle opinioni, in modo da sfruttare il tutto a proprio vantaggio.

Avere una buona reputazione sul web vuol dire aumentare le possibilità di orientare una scelta verso di te.

 

Nel settore turistico le recensioni hanno un forte impatto sulle scelte dei viaggiatori

 

I tool per monitorare e gestire la Web Reputation

Hai verificato qual è l’opinione online del tuo pubblico sul tuo brand? 

Per monitorare la tua immagine sul web e capire quali passaggi compiere per migliorarla puoi fare affidamento su degli appositi strumenti, delle utility che puoi trovare in rete. 

Gli strumenti di monitoraggio a disposizioni sono molti, alcuni gratuiti e altri a pagamento. Ti elenco i più diffusi e semplici da utilizzare, utili sia per i social network che per il web in generale.

Google Alert 

È uno strumento molto utile che ti permette di ricevere email di notifica ogni volta che il motore di ricerca trova risultati relativi all’argomento di tuo interesse e che hai segnalato tra virgolette. 

Google Alert è intuitivo e molto semplice da usare, ed è gratuito.

Su Google Alert, oltre a monitorare chi scrive sul tuo brand, puoi monitorare e rimanere informato sugli eventi sul territorio, segnalando ad esempio “eventi+nome località”.

Quando il motore di ricerca di Google rileverà un contenuto (all’interno dei tipi di sito che hai segnalato nella scelta) in linea con le parole che tu hai segnalato e di cui vuoi essere informato, riceverai una email di avviso nella tua casella di posta.

Puoi scegliere la frequenza di avviso (alert), la quantità di risultati da mostrare, i tipi di sito/blog su cui cercare, le zone geografiche di interesse.

Hootsuite

È considerato uno dei migliori tool per il social media marketing. Hootsuite ti permette di organizzare, programmare e monitorare tutti i post che pubblichi nei tuoi social media.

Puoi creare una social media dashboard (pannello di controllo dei tuoi social) attraverso la quale coordinare in un unico luogo ogni canale di comunicazione.

L’impostazione è a colonne, immediata e intuitiva.

Dal post su Facebook di una lista di profili, ai tweet o keyword che si vorranno monitorare, pagine dei concorrenti e altro ancora. Dipende dalle tue esigenze.

Con un account Hootsuite free si ottiene la gestione fino a 3 canali social, con le versioni a pagamento si ha il controllo di più profili social e l’accesso a report e funzionalità più dettagliate.

Mention e Social mention

Se invece vuoi tenere sotto controllo tutte le piattaforme social, ma anche i blog e le pagine web con un unico strumento, quello che ti serve è Mention.

Il funzionamento di Mention è abbastanza semplice e simile a quello di Google Alert.

Per iniziare, devi indicare il termine che vuoi che sia individuato nel web: il nome del tuo brand, quello del tuo servizio di punta, il nome del tuo blog. 

Mention ti mostrerà tutti i luoghi in cui quel termine è stato usato. 

Starà a te, una volta che avrai i risultati, decidere come comportarti di fronte a ogni singola social mention. 

Potrai ignorarla, potrai usarla per migliorare la tua strategia di web marketing, oppure potrai decidere di rispondere alla persona che ti ha menzionato, ringraziandola, o scusandoti per eventuali errori.

Ancora più semplice è lo strumento SocialMention, che presenta un’interfaccia del tutto simile a quella di Google, e restituisce tutti i contenuti generati negli ultimi 30 giorni contenenti le parola chiave da te cercata.

TalkWalker

TalkWalker è un ottimo strumento di monitoraggio della reputazione. È la utility più usata dai professionisti.

Racchiude, in un unico prodotto, le funzionalità di ascolto delle conversazioni (è in grado di effettuare la scansione di tutti i principali media con una copertura di 180 nazioni), analisi dei risultati in tempo reale, report semplici ed immediati. 

Tutte funzionalità che ti consentono, una volta analizzate, di mettere in atto strategie concrete di intervento.

TalkWalker ti permette di controllare (nella sua versione a pagamento) anche fonti cartacee, programmi televisivi e immagini in oltre 180 lingue. 

Puoi anche tracciare gli hashtag più performanti del tuo settore e scoprire le conversazioni di tendenza sul tuo pubblico di riferimento.

Ci sono molti altri strumenti di monitaroggio a disposizione, ti ho elencato i più noti e semplici da utilzzare. 

Ti consiglio di visitare i siti web delle diverse piattaforme (delle quali ti ho inserito i link) e iniziare a utilizzare lo strumento che ti sembra il più adatto a te.

Monitoraggio delle recensioni nel settore del turismo

Avere una buona reputazione è fondamentale per una struttura ricettiva.

Secondo il modello ZMOT (Zero Moment Of Truth, o momento zero della verità) l’esperienza vissuta da alcuni viaggiatori rappresenta lo stimolo e il punto di partenza per l’acquisto di una vacanza da parte di altre.

Gli utenti inoltre attribuiscono un forte peso alle informazioni consultate, che influiscono molto sulle loro scelte di acquisto.

Una buona reputazione dunque, che si basa sui feedback positivi, ti permette dii aumentare le richieste di prenotazione e può consertiti di aumentare le tariffe delle camere.

Brand Reputation

Il Modello ZMOT (Momento zero della verità) evidenzia come nel processo decisionale per la scelta di un servizo abbia un gran peso la fase di informazione sul web (blog, siti, recensioni su TripAdvisor)

Ma come si costruisce la reputazione di una struttura turistica?

Anche qui, la reputazione si forma sui feedback e sulle opinioni degli ospiti che hanno soggiornato nella tua struttura.

È per questo che devi creare un rapporto di fiducia con i futuri ospiti (per evitare delusioni e feedback negativi) e fare il possibile per far vivere loro un’esperienza indimenticabile.

Piccoli gesti di cortesia, quali l’acqua o della frutta in omaggio, un piccolo set di shampoo per il bagno o la possibilità di farsi un tè a qualsiasi ora grazie a un piccolo bollitore elettrico, aiuteranno l’ospite a sentirsi coccolato e a parlare bene di te.

Se ti occupi di turismo, oltre a Google Alert e Talkwalker, gli strumenti per monitorare le recensioni della tua struttura sono tanti.

Di seguito ti segnalo i più semplici da utilizzare.

TrustYou

Ti permette di pubblicare sul tuo sito le recensioni verificate. In base all’analisi delle recensioni rilascia un punteggio, favorendo così la riprova sociale.

TrustYou ti consente di chattare direttamente con il cliente. Analizza blog, siti web e social in cui si parla della tua struttura segnalando quando il feedback negativo.

Brand Reputation

Brand reputation: TrustYou. La valutazione sulla struttura può essere condivisa sul sito web e essere riportata dai portali di prenotazione turistici a cui ti affidi con un buon vantaggio per la tua immagine

ReviewPro

Ti permette di agire sul feedback dell’ospite in modo rapido ed efficiente da una chat interna alla piattaforma. Assegna un punteggio-qualità al tuo B&B facendo un’analisi semantica delle recensioni.

Review Pro perrmette di raccogliere preziosi feedback attraverso questionari personalizzabili. Grazie a un accordo con TripAdvisor ti permette di inserire all’interno del questionario il modulo da compilare per lasciare automaticamente la recensione su TripAdvisor.

Qualitando

Ha piani tariffari a pagamento che offrono diverse servizi. Qualitando comprende soluzioni per alberghi, ristoranti e aziende.

Contiene un blog interno con sondaggi e consigli utili per la tua attività. Ti permette inoltre di scaricare un e-book focalizzato proprio su come migliorare la reputazione online.

CustomerAlliance

Prevede un questionario qualità personalizzabile e integrabile sul sito della tua struttura.

Customer Alliance confronta le recensioni con 10 tuoi competitor studiandone la semantica.

Ti permette inoltre di inviare automaticamente email agli ospiti prima e durante il soggiorno per fornire informazioni e per verificare le prime impressioni.

Per altre funzionalità delle diverse piattaforme ti consiglio di visitare il sito web di riferimento e scegliere quella che fa al caso tuo.

Un’ottima reputazione è un fattore che tutte le aziende desiderano, ma va costruita nel corso del tempo e le attività di Brand management si occupano proprio di questo.

Non sottovalutare l’importanza della tua immagine aziendale: è un vero e proprio investimento a breve e a lungo termine.

Significa rafforzare la fiducia dei consumatori nei tuoi confronti, incoraggiare nuovi acquisti, fidelizzare i tuoi ospiti.

Ti segnalo un testo molto interessante:

  • Web marketing turistico e oltre. Strategie per rilanciare la tua struttura e raggiungere il successo. L’ha scritto Michela Mazzotti, esperta di web marketing turistico, consulente e formatrice per strutture ricettive.

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Creo e gestisco contenuti per blog e siti web e scrivo testi ottimizzati SEO per un migliorarne il posizionamento sui motori di ricerca.

Da qualche anno tengo Corsi di Comunicazione e scrittura per il web per scuole e privati.

Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo, amo da sempre leggere e andare in montagna, palestra di vita.

Sara Soliman

Copywriter

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